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martedì 25 febbraio 2014

Lettura reciproca, gruppi di lettura, assaggiatori di libri

Credo che uno dei modi migliori per crescere come aspiranti scrittori (o scriventi, come direbbe mio zio) sia quello di farsi leggere e ricevere critiche. Ci sono due problemi in questo caso: trovare qualcuno disposto a correre il rischio di leggerci; avere la capacità di accettare le critiche con spirito aperto.

Più facile a dirsi che a farsi.

L'ideale sarebbe riuscire a farsi leggere da un gruppo di lettura. Gli appartenenti a questi gruppi sono sempre appassionati che amano i libri, ne hanno letti molti e di certo hanno la capacità di valutare il nostro prodotto. Rappresentano anche un buon campione per capire come verrà recepito il libro una volta sul mercato. Di contro, una loro caratteristica sarà la maggiore severità di giudizio rispetto al lettore casuale. Un lettore accanito ha letto troppe cose buone per digerire bene un testo mediocre. Ma non sono sicuro che questo sia un male.

Il problema è che non puoi imporre il tuo libro a un gruppo di lettura. Puoi provare a proporlo, ma è molto probabile che la cosa venga vista come un'intrusione. Lo scopo di un gruppo di lettura in genere non è quello di scoprire nuovi autori, ma di leggere assieme un libro già affermato e discuterne i contenuti.

L'alternativa è costruirselo da soli, un gruppo di lettura. Magari coinvolgendo amici e parenti. Tuttavia, anche ammesso che riusciate a coinvolgere alcuni di loro in questa avventura, il rischio che siano troppo buoni nei vostri confronti è piuttosto alto.

Recentemente in uno dei gruppi di autori indie che frequento abbiamo in corso un'iniziativa di promozione basata sulla lettura reciproca dei testi pubblicati. Ho apprezzato molto la cosa, perché mi ha consentito da una parte di leggere e commentare il lavoro degli altri autori, e dall'altra di ricevere feedback sul mio. È una versione ancora diversa di gruppo di lettura.

Ho pensato quindi che potrebbe essere interessante allargare questo esperimento e cercare altri autori che vogliano fare una sorta di scambio bilaterale: io ti leggo e tu mi leggi e ci si dice sinceramente la propria opinione. La recensione pubblica dovrà essere libera e facoltativa. Se qualche autore è interessato alla cosa mi scriva e ne parliamo.

Un'ultima idea, forse realizzabile con un po' di impegno e pazienza, è quella di costruire un gruppo di lettura di tipo diverso, ristretto e selezionato, a cui consentire la lettura anticipata del proprio lavoro, anche in fasi intermedie. Una sorta di beta-tester della lettura. Dovrebbero però essere persone consapevoli di trovarsi a leggere lavori incompiuti, frammentari, non definitivi e non distribuibili. Non è molto semplice costruire questo genere di gruppo particolare. Se qualcuno di voi potrebbe essere interessato alla cosa mi farà piacere essere contattato.

Che esperienza avete voi su questo tema? Mi interessa sia la posizione dei lettori che quella degli autori.




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