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giovedì 2 ottobre 2014

Impressioni di lettura: "Alice in una bolla" di Francesca Pellegrini

Eccomi qui a commentare la mia lettura di "Alice in una bolla", l'ennesimo romanzo indie che ho macinato durante le vacanza di settembre.

In questo caso si tratta di un romanzo rosa, mi viene da dire senza se e senza ma, rosa rosa, rosa confetto.

Leggere un romanzo di questo tipo per un uomo di una certa età come sono io non è proprio una cosa che venga spontanea. In effetti mi sono (ri)avvicinato al genere solo di recente, più che altro per curiosità e soprattutto perché ci sono un numero incredibile di autori indie, anzi in prevalenza di autrici, che non solo sfornano di continuo romanzi, ma riescono anche a venderli con buoni volumi.

"Alice in una bolla" è uno di questi. Le mie impressioni in questo caso sono tutto sommato positive: la storia non è banale, anche se rientra in pieno nei canoni del genere, e non ho fatto fatica a finire il libro, trovandolo a tratti divertente. Ci sono stati però durante la lettura molti momenti in cui avrei voluto tirare il libro Kindle contro il muro.

Sono i passi particolarmente sdolcinati, un po' inverosimili, o costruiti con una prosa che non riesco a digerire, ma temo sia una caratteristica del genere, che mi fanno scattare l'allergia al "rosa", o almeno a un certo rosa forse indirizzato verso un pubblico decisamente più giovane di me. 

Da questa esperienza di lettura deduco che il genere non fa molto al caso mio, non tanto perché non potrei appassionarmi per una bella storia d'amore, quanto perché mi sembra che l'andazzo corrente sia quello di confezionare storie dirette a un pubblico adolescente e quindi costruite cercando di far vibrare le corde di quel tipo di lettore.

Concludendo, questo libro ha di certo il suo pubblico, vendite e recensioni dei lettori lo dimostrano, ma per quanto mi riguarda usa un linguaggio che non si avvicina al mio ideale, anche se ho trovato la trama interessante e quindi non mi dispiace di averlo letto.

Non demordo, ci riproverò ancora con il rosa, magari un po' più avanti. In fondo da ragazzo ho macinato con estremo piacere tutta la sterminata serie di Angelica la Marchesa degli angeli, e se quello non è un misto di rosa e avventura ditemi voi cos'è :-)

Ma forse il punto è che allora ero, appunto, un ragazzo!


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