Impressioni di lettura: Lune di sangue di Marzia Musneci
Giallo che più giallo non si può, questo è il colore di "Lune di sangue" e lo si vede anche dalla copertina, è chiaramente gialla, così come dal nome della collana. Sì lo so, sto divagando, ma è solo perché riflettevo sul fatto che io i gialli li adoro eppure non ne ho letti tantissimi. Ci si dovrà porre rimedio?
Questo romanzo è stato "buffo" da leggere, perché è ambientato nella zona in cui vivo e così le descrizioni dei luoghi, l'aria dei personaggi, e forse persino qualche tratto degli stessi, mi è sembrato di conoscerli da sempre. Fin troppo reale insomma.
Avendo poi una certa dimestichezza con l'ambiente dei commissariati e con la polizia in genere (padre poliziotto, moglie impiegata civile che lavora in commissariato), ho trovato davvero ben rese le situazioni e i personaggi che attraversano la storia. Belli anche i protagonisti, Montesi e consorte, belli gli ospiti d'onore (come in ogni serie destinati a durare il tempo di un libro), bella la storia. Non troppo difficile né troppo facile da seguire, con spunti sulla natura umana che spingono a qualche riflessione, proprio come piace a me. Insomma una bella lettura e non solo per chi ama i gialli.
Ora però mi tocca andare a raccattare il primo, poi il secondo, visto che sono partito per sbaglio dal terzo. Non che serva davvero leggerli in fila, ma ora che ci sono...
Marzia, se mi leggi prima che ci vediamo di persona, brava, davvero!
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