Our social:

lunedì 7 luglio 2014

Recensione: "Deserto Rosso" di Rita Carla Francesca Monticelli

Mi ero da tempo ripromesso di leggere i libri di Carla, e l'occasione è venuta durante la mia settimana di ferie al mare. In realtà avevo acquistato solo il primo volume del ciclo Deserto Rosso, pensando di leggere quello, farmi un'idea, e poi passare ad altro: ci sono tanti autori italiani che voglio provare.

Come si dice? Fare i conti senza l'oste.

Divorato in breve il primo volume mi sono trovato a litigare con una connessione internet ridicola per acquistare gli altri tre: troppa la voglia di leggere tutta la serie.

Eh sì, perché Carla è stata brava davvero a miscelare perfettamente i diversi corsi del tempo, creando quella tensione che tiene il lettore incollato alle pagine fino alla fine e, purtroppo, oltre. Si vede il mestiere, qui non siamo di fronte al puro istinto di uno scrittore magari geniale ma naif. No, qui si capisce che dietro c'è preparazione e il duro lavoro. Non mi stupirei di vedere un giorno questo testo trasposto sul video.

Non ci sono elementi geniali nella storia, non sorprese eclatanti, non idee mai viste, ma c'è una profondità nei personaggi, un equilibrio nel dipanarsi degli eventi, una bella miscela di temi cari a chi di fantascienza si nutre. Sapete una cosa? Si sente la mano femminile, e lo dico come un complimento, tenendo conto che il mio autore preferito in assoluto nel genere SF è la grandissima Ursula Le Guin.

Un libro da leggere, e sono sicuro che lo farete di corsa, avidamente, così come ho fatto io.


Di Carla ho preso anche Il Mentore, ma tenterò di non leggerlo ora, per potermi dedicare, come pianificato, ad altri autori che voglio "assaggiare".
Nel frattempo, consideratemi pure un (altro) suo fan... 

0 commenti:

Posta un commento