Impressioni di lettura: Odio la magia di Guido De Palma
Nel leggere e recensire questo racconto bisogna fare lo sforzo di ricordare che si tratta di un prequel.
Quella di scrivere brevi racconti introduttivi a un romanzo o meglio ancora a una serie di libri è uno degli strumenti di marketing più utilizzati di recente.
In questo caso il risultato non è male, ma si notano alcuni difetti dovuti secondo me proprio all'esigenza di fare di questa storia un prequel. Questo incide per esempio nella lunghezza del testo che forse costringe l'autore all'interno di confini troppo limitati, tanto che nella seconda parte del racconto sembra quasi voglia tagliare corto, forse proprio per questo motivo.
Anche i personaggi a mio avviso soffrono un po' delle stesse limitazioni e non riescono ad esprimere tutto il potenziale che si coglie inizialmente. Infine ci sono alcune cose nel corso della trama che lasciano un po' perplessi, in particolari nell'evolversi dei rapporti tra i due protagonisti.
Alla fine la lettura è comunque piacevole e lascia nel lettore quella voglia di saperne di più che in fondo è il vero scopo di un prequel. Se posso dare un consiglio a Guido, allungherei il racconto quel tanto che basta per far respirare meglio alcuni personaggi e togliere l'impressione di chiusura un po' frettolosa che si coglie verso la fine. Questo permetterebbe anche, credo, di arricchire e aggiungere maggiore credibilità al rapporto che si crea tra i personaggi principali. E naturalmente andrei avanti a scrivere il resto.
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