Impressioni di lettura: "Ero un topo" di Philip Pullman
Di Philip Pullman avevo letto la trilogia di "Queste oscure materie" e alcuni libri del ciclo di Sally Lockhart. Un autore quindi già conosciuto e molto apprezzato.
Ho letto questo libro insieme ad altri che avevo individuato con l'aiuto di amici per l'attività sulla lettura che sto facendo quest'anno con il Comune dove abito. Devo ammettere di essere rimasto un po' sorpreso perché si tratta di un libro del tutto diverso da quelli dello stesso autore che avevo letto in passato.
Non c'è dubbio che si tratti di qualcosa che l'autore ha voluto indirizzare verso i ragazzi piuttosto che gli adulti, anche se questo non rende meno godibile il testo per questi ultimi.
La storia inizia con un ragazzino, vestito da paggetto ma ridotto in condizioni pietose, che si presenta alla porta di una casa dove una vive una coppia piuttosto matura. Il ragazzino sembra sconvolto e confuso, ma di una cosa è certo: "Ero un topo". Le avventure del nostro ex-topolino e dei suoi genitori adottivi seguono lo schema tipico dei racconti per ragazzi, pieno di gag e situazioni divertenti. Alla fine il lettore scoprirà di aver visitato il retrobottega di un racconto molto famoso, o meglio di aver esplorato gli effetti collaterali di una storia fin troppo famosa.
Un libro pieno di illustrazioni molto graziose, intessuto di ironia a vari livelli, che strapperà molti sorrisi agli adulti e parecchie risate ai bambini. Un altro testo da leggere ai propri figli, specialmente se si ha bisogno di una scusa. Per gli altri, quelli che non si vergognano di avere il cuore bambino, una lettura consigliata a tutte le età.
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