Questa recensione sarà forse un po' diversa dal solito. Ho deciso di provare a pubblicare un breve feedback per ogni libro che leggerò. Non ci sarà però una vera e propria valutazione, niente stellette, ma sarà piuttosto un diario di impressioni, senza vincoli o schemi, così come mi viene.
Qualche tempo fa insieme a un gruppo di altri autori abbiamo deciso di leggerci a vicenda e scambiarci reciprocamente le nostre impressioni. Questo mi sembra sia l'ultimo dei libri che facevano parte di questo gruppo e devo dire che è stata un'esperienza davvero interessante.
La trama è piuttosto divertente e ci racconta la storia di Pericle, personaggio che ho trovato simpatico nel suo essere un po' il prototipo del maschio pazzo per le donne fino all'ingenuità.
Un po' rosa, un po' giallo, il romanzo scorre veloce, mai volgare, ed io ho trovato molta ironia nel modo in cui, nel corso della narrazione, l'autrice mette Pericle a confronto con quelli che rappresentano i chiodi fissi di ogni uomo.
Mi sono quindi trovato spesso a sorridere, e penso che sorrideranno ancor più le lettrici. Il finale arriva con naturalezza, senza strappi, e Pericle incontra quella che si può forse considerare insieme la nemesi e il sogno proibito di ogni uomo.
Nessun commento:
Posta un commento