Ebbene sì, non leggo solo autori italiani indie, ma di tanto in tanto cerco di colmare qualche lacuna delle tante che mi sono rimaste. Spesso la cosa nasce da un'offerta Amazon lo ammetto, mi piace risparmiare, quindi se capita un libro che mi sembra interessante oppure un classico che non ho ancora letto, ne approfitto.
Così è capitato con Cuore di tenebra ed eccomi qui a commentare questa lettura.
Una lettura molto veloce, nonostante la mia abitudine di leggere solo la sera nel mio lettuccio è finito in un paio di sessioni o tre. Una modalità di scrittura particolare, che un po' mi ha sorpreso. Un libro su un uomo che racconta la sua storia, quindi in pratica un lungo monologo dove la narrazione è di tanto in tanto inframezzata da sporadici ritorni alla scena principale. Interessante, e anche difficile, non penso che oserò mai scrivere in questo modo. La cosa comunque funziona e in qualche modo anche questo contribuisce a creare un'atmosfera piuttosto angosciosa, incalzante, tetra. Questo almeno l'effetto della lettura su di me.
Dentro il racconto vi sono sparse quasi distrattamente piccole descrizioni del mondo coloniale che ci fanno intravedere la miseria di questi mercanti e conquistatori insieme. Nulla cambia, mi è venuto da pensare leggendolo.
Nella ricerca del mitico signor Kurtz si sublima tutta la ragione di questo viaggio del protagonista, con un epilogo che lascia al lettore molti dubbi e qualche decisione da prendere.
Concludendo il libro mi è piaciuto, mi ha dato alcune emozioni nella lettura e qualche motivo di riflessione, ma non è uno di quelli che potrei mettere tra i preferiti. La cosa che mi ha colpito di più è la modalità con cui l'autore ha gestito la storia e questo basterebbe comunque a farmela considerare una lettura interessante, di certo consigliata a chi scrive.
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