domenica 14 dicembre 2014

Impressioni di lettura: "I rami del tempo" di Luca Rossi

Luca Rossi è un autore italiano con la simpatica caratteristica di lavorare come se fosse un americano. Credo di poterlo usare come esempio di indie: è autore, partecipa a tutto il processo creativo, ma non disdegna di avvalersi di professionisti per alcuni aspetti, né si limita nelle opzioni di marketing. Ha un approccio verso i suoi lettori molto simile a quello che adottavo io quando vendevo shareware (prevalentemente in nord america). In sintesi: tenetelo d'occhio e lo vedrete crescere costantemente in termini di vendite e di successo.

Va bene, dopo questo augurio/profezia passiamo al libro.

Partiamo dal suo difetto maggiore? Ma sì dai così ce lo leviamo e non se ne parla più. Molto semplice, è uno di quei libri che non finiscono, perché parte di una storia molto più lunga che probabilmente si dipanerà in un minimo di tre puntate. Questo significa che arrivati alla parola fine rimarrete con la curiosità di sapere come va a finire. Terribile no? 

Per fortuna il secondo capitolo sta per arrivare e non dubito che gli altri o l'altro, seguiranno a ruota. Questo approccio con il rilascio di capitoli successivi è sempre più diffuso tra gli autori perché ha un grande vantaggio di marketing, consente a chi scrive di aggiustare il tiro in corsa e in certi casi (ma non in questo) permette di minimizzare gli sforzi se il romanzo non dovesse essere accolto bene dai lettori.

Ma veniamo davvero a parlare del libro. Come dice il sottotitolo si tratta di un romanzo fantasy, anche se volendo si potrebbe trasformarlo in fantascienza semplicemente sostituendo il sistema di viaggio nel tempo con rituali e arti magiche con quello a base tecnologica. L'incipit conquista, ci getta direttamente del vivo dell'azione e da lì in avanti è difficile abbandonare la lettura. C'è ritmo, c'è romance, c'è avventura ed eros, ci sono forti contrasti, cattivi che più cattivi non si può, buoni che non si sa quanto sono buoni, una vena di umorismo che non guasta e, insomma, c'è tutto quello che serve per fare un buon prodotto commerciale e un libro piacevole da leggere.

Non posso raccontare molto della trama, trovate materiale in abbondanza un po' ovunque sulla rete, come dicevo Luca è secondo me un buon esempio di come dovrebbe lavorare un indie, ha capacità che vanno oltre la scrittura e si sta muovendo bene. In particolare sa usare molto bene gli strumenti social e quell'approccio americano di cui parlavo, fatto di rispetto per i suoi clienti, gentilezza e umiltà, ma anche di consapevolezza e fede nei propri mezzi, sono convinto possa dare frutti nel tempo. La sua scrittura può piacere o meno, ma noto che tende a migliorare e già ora mi sento di consigliare senza remore la sua lettura, sia di questo libro, seguiti compresi, sia dei precedenti lavori già usciti, come Energie delle Galassia
L'unica cosa che forse cambierei è un filino di eccessiva insistenza sugli aspetti sessuali, ma si vede che il mio ormone, data l'età, è un po' più spento del suo, e dai commenti dei lettori non mi sembra ci siano grandi lamentele in tal senso :-)

Un buon posto dove curiosare per conoscerlo meglio è di certo il suo sito autore.






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