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giovedì 23 aprile 2015

Impressioni di lettura: Cosa rimane di noi di Manuel Sgarella

Inizio ringraziando Manuel che mi ha consentito di leggere il libro in anteprima, è stato un piacere che spero di poter ripetere in futuro.

Alcuni libri sono meno facili da leggere di altri. Affrontare il dolore non è attività banale né per chi legge, né per chi scrive. Questa è una storia dove molti dolori si intrecciano, eppure non è una storia di disperazione, credo invece sia una storia di speranza.

Per Manuel è anche il primo romanzo thriller, un giallo con qualche sfumatura nera. Un esperimento ben riuscito, che sicuramente merita di non rimanere unico.

Ho amato particolarmente il protagonista, ex poliziotto del tutto smarrito dopo la scomparsa della figlia. Fantastico anche il suo "socio" improbabile, insieme formano una coppia perfetta per il genere.
Ben descritto e molto reale il rapporto con la moglie. Non conosco abbastanza bene Manuel, ma mi viene pensato che una descrizione così perfetta, così naturale, di un processo complesso come la distruzione e ricostruzione di un rapporto d'amore messo alla prova da una perdita pesante come quella di una figlia, la possa fare solo chi qualche perdita l'ha subita di persona, o l'ha vissuta da vicino. Mi auguro che così non sia, ma rimango affascinato dalla realtà che è riuscito a trasmettere.

Anche i sentimenti del poliziotto che indaga sulla pedofilia sono resi perfettamente. Bella insomma sia la trama, sia la resa dei personaggi. Non banale il finale, triste e insieme giusto, che porge omaggio alla speranza e all'amore. Un libro che si legge con piacere, che fa riflettere. Una mia personale considerazione, al di là della storia: certe ferite lasciano il segno, la cicatrice, ma continuare a vivere è la cosa giusta da fare, anche per chi non c'è più, serbandolo nel cuore.

Disponibile sempre a prezzo irrisorio su Amazon, ma oggi 23 aprile, giornata del libro, costa meno di un euro.




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