giovedì 17 marzo 2016

Impressioni di lettura: Stardust di Neil Gaiman

C'è poco da fare, Gaiman mi piace. E più lo leggo, più mi piace. Anche questo romanzo è volato via velocissimo e, chiusa l'ultima pagina, mi è rimasta la sensazione di voler ricominciare da capo. Perché secondo me certi scritti meritano una seconda lettura, per andare a raccogliere tutto quello che non si è colto nel primo giro, presi dall'ansia di arrivare alla conclusione.

Molti avranno forse visto il film, io ancora no, ma ho visto che si trova su Netflix e quindi sarà inevitabile che lo vada a vedere. Sperando non mi deluda.

Il libro in ogni caso è davvero divertente, credo lo consiglino per i ragazzi, ma io me lo sono goduto, forse perché sono un po' bambino.

Insomma, la storia di questo ragazzo un po' ingenuo, un po' speciale, che parte per raccogliere una stella da portare in pegno d'amore alla sua bella mi ha affascinato. Ancora una volta si può dire che siamo di fronte a un romanzo di formazione, per certi versi, ma comincio a pensare che questa sia un po' l'impronta digitale di Gaiman, i suoi personaggi, che la storia duri pochi giorni o molti anni, subiscono sempre le trasformazioni di una vita. Questi non fanno eccezione, sia l'avventuroso protagonista che la sua stella attraverseranno questo processo di maturazione e crescita.

Insomma, raccomandato, buona lettura.

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