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martedì 5 aprile 2016

Impressioni di lettura: Uova Fatali - Cuore di cane di Mikhail Bulgakov

Rileggere, un'attività che mi sta dando più soddisfazione di quanto ritenessi possibile. Prima di tutto perché le mie letture giovanili non erano niente male e affrontarle di nuovo non poteva che essere divertente. In secondo luogo perché riprendere in mano un libro che si è letto così tanto tempo prima ci offre spesso la sorpresa di scoprire, o riscoprire, autori e testi. Infine, perché la persona che sono oggi è diversa da quella che ero ieri, se non altro per il bagaglio di esperienza che mi porto sulle spalle. Ecco dunque che di riletture ne vedrete parecchie quest'anno.

Questi due racconti di Bulgakov continuano a piacermi. Ognuno di noi penso sia influenzato da qualche cosa che abbiamo fatto, dalle letture, dalle esperienze. Fromm per esempio ha influenzato sicuramente alcuni aspetti del mio modo di vedere l'amore e la vita. Bulgakov credo che abbia una qualche influenza sul mio senso dello humor.

Non mi stupisco quindi di trovare sempre divertenti Uova fatali e Cuore di cane. Ci sono i componenti che adoro. La presa per i fondelli del mondo reale, della politica, di quei personaggi che prosperano in certi ambienti. L'ironizzare dei tic, dei difetti e persino dei pregi dei suoi contemporanei - e forse anche dei suoi. Il paradosso, l'invenzione fantastica (forse fantascientifica per almeno il secondo racconto), che serve solo per creare un'ambientazione divertente e al tempo stesso adatta agli scopi dello scrittore.

Certo ci sono cose da capire. Bisogna grattare un po', anche se in fondo la lettura sarebbe divertente anche rimanendo superficiali e poco curiosi. Ma il massimo si ottiene andando a fare qualche ricerca. Scoprire come funzionava la società in cui i racconti sono ambientati è certo un fattore che migliora la godibilità del testo. Si può capire allora quanto graffiante sia questo scherzo. Quanto poco gradito potesse essere a chi veniva preso di mira.

Letture veloci, se volete, oppure più lente, curiosando dove si deve, quando si sente il bisogno. In ogni caso grandi letture di piccoli testi. E quando accade l'autore è più grande ancora.

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