Ecco qui, dopo il libro di Roberto ho letto quello di Vera, quindi a rigor di logica mi tocca scrivere qualcosa. Non posso esimermi, eh no, non posso proprio fare a meno. E ora come faccio? Lo sapevo che non dovevo leggerlo, lo sapevo... me lo diceva sempre mamma, metti la maglia di lana, non si sa mai!
Allora, vediamo, il finale non lo posso dire, eh no, quello no, sarebbe brutto che uno mi legge e trova il finale, non va bene. Quindi il finale non lo diciamo. Anche se mi è piaciuto eh, però non lo posso proprio dire. Neanche accennare, perché i lettori sono furbi eh, basta uno spiraglietto e zacchete capiscono tutto. No, niente, sul finale non dico proprio niente, non insistete.
Quindi non posso neanche dire che il libro sembra una distopia e invece... No, non posso dirlo. Potrei parlare dei personaggi, ma tralasciando il fatto che sono parecchissimo disgustosi, più o meno tutti, se ne parlassi troppo, poi... No, dei personaggi non ne parlo. Posso parlare dello stile di scrittura, sì, quello sì. Uno stile interessante, lo usava anche il mio primo barbiere, poi ho smesso perché avevo sempre la faccia che sembrava il tagliere di un macellaio.
Un bel libro dai, davvero, basta prendere un po' di Gaviscon prima di ogni capitolo e scorre via leggero, persino divertente, lo ammetto. Ti potresti perfino dimenticare che è una storia inventata, un libro dove ogni personaggio è frutto dell'immaginazione dell'autrice e ogni riferimento a persone realmente esistenti è del tutto causale. No, volevo dire casuale, lo vedi che ti fanno due letterine scambiste?
Il fatto è che, tragicamente, a me sembra di averne incontrati almeno un paio di quei personaggi lì. Magari sbaglio. Magari! Però giuro, ora quando stringo la mano a qualcuno dei semisconosciuti colleghi o ai mai frequentati quasi vicini di casa, non sono più sereno come prima. Brutta cosa, specialmente quando mi invitano a cena, divento nervoso...
Ecco, ora mi servono un po' di elfe alquanto bone e draghi paciocconi per riprendermi, lo so...
Tutta colpa tua Vera!
Ora scusate, è arrivata l'infermiera, e non vorrei MAI renderla nervosa...
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