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sabato 19 marzo 2016

Impressioni di lettura: Il figlio del cimitero di Neil Gaiman

Un altro romanzo di Gaiman, non vi dovete stupire, forse ricorderete che seguo un gruppo di lettura e una classe delle medie inferiori, e uno degli autori di cui abbiamo parlato è proprio il nostro Neil.

Come avete letto nella precedente recensione andando avanti con le letture questo autore continua a crescere nelle mie preferenze. Questo romanzo non fa eccezione, anzi consolida l'impressione positiva già costruita con le letture precedenti.

Si ripetono alcune delle caratteristiche di Gaiman: anche in questa storia il protagonista viene seguito nella sua evoluzione come persona, fino alla maturità. Molto originale come al solito la trama, bellissimi e divertenti i personaggi, interessanti gli spunti di riflessione.

Di questo libro ho anche una versione illustrata, molto bella, edita in Italia da Edizioni NPE, una piccola casa editrice specializzata in questo tipo di pubblicazioni. L'ho comprato online e ricevuto direttamente a casa, una cosa molto bella da toccare con mano per gli amanti del libro fisico, profumato e in particolare per chi adora le illustrazioni. La sceneggiatura di questa versione è leggermente diversa da quella del libro, e anche questo è un particolare intrigante.

Per incuriosirvi posso dirvi lo spunto iniziale della storia: un killer professionista stermina una famiglia, ma il più piccolo dei figli sfugge casualmente allo sterminio, perché si sveglia e trovata la porta aperta se ne va a spasso per la città finendo in un vecchio cimitero ora adibito a parco cittadino.
Gli eterei abitanti del cimitero adotteranno il bimbo e lo cresceranno con amore, proteggendolo da chi gli sta dando la caccia. E poi... e poi dovrete leggervelo :-)

Anche in questo caso libro assolutamente consigliato, sia per ragazzi che per adulti.



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