mercoledì 6 aprile 2016

Impressioni di lettura: Nella Botte Piccola ci sta il Vino Cattivo di DIego Tonini

Diego è un amico, e collaboriamo sul progetto comune Sad Dog, quindi posso dire di conoscere almeno un poco il suo modo di scrivere. Eppure, o forse proprio per questo, non sapevo bene cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere questo breve romanzo, in questo caso pubblicato con Nativi Digitali Edizioni.

Quello che viene fuori alla fine della lettura è una storia che miscela un tipico giallo/noir con l'umorismo e il fantastico/fantasy, con uno strano effetto generale che io ho trovato molto gradevole. Lettori che si avvicinino al libro pensano di trovarsi di fronte a un noir o a un classico giallo potrebbero essere presi alla sprovvista, ma in fondo, se tralasciamo la natura di alcuni dei protagonisti, di questo si tratta, almeno per molti aspetti, trama, modalità di sviluppo, struttura del protagonista investigatore.

Ma il tono del racconto è decisamente orientato allo humor. Anche la definizione del personaggio principale, il nostro Vince Carpenter, investigatore sfigato, pieno di guai (e di debiti naturalmente), braccato dagli sgherri dello strozzino, in rapporto di odio/amore con le forze di polizia, con la bella assistente che lo ama (non riamata, ci mancherebbe). Tutto insomma mi sembra avere lo scopo di canzonare un po' il genere, anche se in un modo che, a mio parere, denota un certo amore dell'autore per i mostri sacri del noir.

Una prova divertente, un libro che si legge di getto, con gusto, e mi ha tenuto costantemente un mezzo sorriso sul viso. Mi viene da pensare che potrebbe essere solo il primo di una vera e propria serie, anche se mi chiedo dove andrà a parare il bravo Diego nel caso dovesse scrivere nuove avventure per il nostro Vince. Prenderà una piega più seria rientrando nei ranghi o manterrà il tono scanzonato, la commistione tra fantastico e noir? Sospetto che quest'ultima sarà la strada e rimango in finestra curioso di vedere se ho ragione o meno.

Nel frattempo vi consiglio di leggere questo racconto, se non disdegnate la miscela di generi e non vi scandalizzate per le invenzioni un po' ardite. E ora scusate, devo andare fuori a vedere, mi è sembrato che qualcosa si muovesse in giardino e, sapete com'è, meglio controllare, prima che la situazioni precipiti.

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